… nei territori interessati dal progetto GPP4Build
Per impostare in maniera corretta ed efficace l’attività di formazione per l’attivazione dei Centri di Competenza previsti dal progetto Interreg Italia-Austria GPP4Build, si è ritenuto utile caratterizzare lo stato di applicazione dei CAM nei territori di riferimento (Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Veneto, Regione Friuli-Venezia Giulia, Land Salzburg). Per poter conoscere lo stato dell’arte, sono stati coinvolti gli stakeholder e gli operatori del settore interessati, a diverso ruolo, nell’applicazione e nella diffusione dei CAM, in particolare nell’edilizia. A questi è stato chiesto di rispondere ad un questionario con domande mirate, uguali per ogni intervistato.
Ogni partner italiano del progetto (i CAM non erano obbligatori in Austria nel 2020) ha intervistato alcuni player ritenuti significativi per il proprio territorio. Le domande proposte sono state otto e sono state predisposte per conoscere le esperienze precedenti sui CAM, gli ostacoli incontrati nei bandi redatti o a cui si è partecipato, quali suggerimenti si ritenessero utili per agevolare la diffusione dei CAM, quali strumenti fossero stati impiegati per procedere e per valutare i criteri di sostenibilità ambientale, quali informazioni o tools si considerassero efficaci per migliorare o semplificare l’applicazione dei CAM.
Le risposte hanno aiutato a capire il sentiment degli intervistati, lo stato di applicazione dei CAM nel territorio e in quale modo si potesse far leva per proporre un’assistenza a tutti gli attori coinvolti.
Nel territorio della Provincia Autonoma di Bolzano è stato attivo un tavolo tecnico sui CAM, composto da diversi esperti in rappresentanza di varie categorie di operatori. In virtù della loro esperienza diretta, si è deciso di sottoporre loro domande finalizzate alla caratterizzazione del gap del territorio nei confronti dell’applicazione dei CAM. Sono state raccolte le risposte di sei servizi tecnici della pubblica amministrazione, di un’associazione di categoria di artigiani, di un significativo produttore di componenti e sistemi per l’edilizia e di un professionista, consigliere di un ordine professionale.
La principale criticità evidenziata dalle risposte è stata la difficoltà nell’interpretazione e nell’applicazione della legge e della normativa, nel caso specifico del decreto del 11/10/2017. Tale criticità è risultata particolarmente rilevante per le stazioni appaltanti, per le quali può risultare complesso applicare e valutare i criteri premianti in fase di aggiudicazione, come pure svolgere le attività di controllo durante la fase di costruzione dell’opera. È apparsa inoltre evidente anche la difficoltà di dover confrontare certificazioni di provenienza diversa per valutare un medesimo indicatore.
Alcuni intervistati hanno ritenuto che l’applicazione dei CAM in edilizia possa comportare un aumento sensibile dei costi di progetto e di costruzione e che i prezzari pubblici a disposizione durante l’indagine non fossero del tutto adeguati alle richieste dei CAM, sottolineando la necessità di un aggiornamento continuo.
Alle luce dei feedback raccolti si è potuto notare come l’aspetto prescrittivo dei CAM fosse prevalente su quello prestazionale e multidisciplinare. Ciò può spiegare i rallentamenti nella loro diffusione e l’applicazione non sempre sistematica tramite l’adozione di tool specifici. È interessante rilevare nelle risposte come le piccole imprese necessitino di procedure snelle e di supporto nella valutazione e nella selezione di prodotti conformi alle specifiche richieste dai CAM.
L’avvio dei Centri di Competenza previsti dal progetto GPP4Build e la relativa formazione dei Competence Bearer a servizio del territorio, andranno incontro alle esigenze evidenziate dagli intervistati poiché proporranno un servizio nuovo a supporto degli operatori del settore e di tutta la filiera, coinvolgendo tutte le fasi dell’appalto di un’opera pubblica, dalla programmazione al fine vita.
autore: arch. Andrea Mercusa