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22/12/2021

Gap analysis per le Piccole e Medie Imprese (PMI)

…dei territori di riferimento del progetto GPP4Build

Il progetto interreg Italia-Austria GPP4Build nasce per promuovere gli acquisti verdi nella pubblica amministrazione (GPP) e in particolare i Criteri Ambientali Minimi (CAM) nella filiera delle costruzioni, attraverso l’attivazione e lo sviluppo di una rete transnazionale di competenze e servizi. La nuova rete sarà al sevizio delle Piccole e Medie Imprese (PMI) e farà riferimento inizialmente a due Centri di Competenza pilota supportati da una rete di tecnici esperti presenti sul territorio, i Competence Bearer, al fine di fornire assistenza alle imprese, ai professionisti e alle amministrazioni pubbliche per l’applicazione e la diffusione dei CAM in edilizia.

 

Per migliorare l’efficacia del progetto e indirizzare in maniera più precisa l’attività dei Centri di Competenza e dei Competence Bearer, i partner hanno svolto un’analisi dello stato di applicazione dei CAM nelle regioni coinvolte nel progetto. In primo luogo è stato sottoposto un questionario agli esperti CAM del territorio, ossia i player che avevano già affrontato i CAM con ruoli diversi, per raccogliere le loro considerazioni. Successivamente sono state consultate le PMI della filiera attraverso un questionario di 21 domande. Le domande per le PMI sono state formulate per cercare di comprendere il loro approccio ai CAM, le difficoltà tecniche, amministrative, interpretative e procedurali incontrate e quali strumenti potrebbero essere di aiuto per affrontare i bandi CAM. Il progetto GPP4Build ha scelto di approfondire, in particolare, tre settori della filiera delle costruzioni: il calcestruzzo, il legno e i serramenti.

 

Dall’analisi delle risposte da parte di 42 PMI del territorio italiano si è potuto delineare il seguente quadro. Hanno risposto 21 imprese dell’Alto Adige, 9 del Friuli Venezia Giulia, 11 del Veneto e una di un’altra provincia italiana. Con riferimento ai tre settori oggetto di approfondimento, delle imprese che hanno risposto al questionario, circa il 33 % sono del settore legno, il 26 % del calcestruzzo e il 19 % del settore finestre. Per i settori legno e finestre, la maggior parte delle imprese sono dell’Alto Adige; il Veneto rappresenta, invece, la maggior parte delle imprese del calcestruzzo. Il 52 % del totale delle imprese rispondenti sono PMI (da 10 a 49 dipendenti) e di queste il 45 % (10 imprese) appartiene al settore legno e il 23 % (5 imprese) al calcestruzzo.

 

Per quanto riguarda la partecipazione a gare pubbliche negli ultimi tre anni, il 69 % delle PMI ha presentato almeno un’offerta in una procedura di affidamento diretto, l’80 % (32 imprese) ha presentato almeno un’offerta per un appalto pubblico e 27 imprese si sono aggiudicate un contratto per affidamento diretto o tramite un appalto pubblico.

Con riferimento alla procedura di appalto, 24 imprese su 35 hanno risposto che nei documenti di gara non sono mai stati chiesti criteri di sostenibilità specifici. La maggior parte delle imprese ritiene che i documenti delle gare d’appalto affrontate siano sostanzialmente comprensibili ma dalla complessità leggermente alta. I criteri di sostenibilità sono stati valutati anch’essi sostanzialmente comprensibili anche dalle piccole imprese, potenzialmente meno strutturate per affrontare le gare, e le informazioni contenute nei bandi ritenute complessivamente sufficienti.

In merito alla possibilità che l’applicazione dei CAM possa rendere più complesso il processo di aggiudicazione, le imprese hanno risposto che la preparazione della documentazione CAM ha richiesto parecchio tempo. Questa considerazione è emersa tra le imprese di tutte le categorie, di tutte le regioni e di tutti i settori. La qualità delle informazioni disponibili sul bando è ritenuta mediamente sufficiente ma il 75 % delle imprese considera ambigua la documentazione aggiuntiva richiesta dalla stazione appaltante e ritiene mediamente alti gli ostacoli di natura legale.

Le imprese hanno dimostrato, poi, interesse per possibili forme di supporto esterno per lo sviluppo della documentazione CAM. Su un totale di 33 imprese e 98 risposte (era possibile la risposta multipla) è prevalso, in generale, l’interesse per una formazione specifica sugli aspetti ecologici della costruzione e sul riciclo dei materiali.

Le imprese del legno e del calcestruzzo hanno espresso interesse per una formazione/promozione su tutti gli argomenti inerenti la sostenibilità ambientale. Tutte le imprese del settore finestre hanno ritenuto vantaggioso approfondire la conoscenza delle etichette e delle dichiarazioni ambientali dei prodotti secondo lo standard ISO 14020 mentre le imprese del legno molto meno poiché il settore fa riferimento alle certificazioni FSC e PEFC, come previsto anche nel decreto CAM edilizia.

La quasi totalità delle imprese ha ritenuto utile un supporto esterno, indice dell’importanza di un servizio di assistenza specializzato per migliorare l’applicazione e la diffusione dei CAM Edilizia.

autore: arch. Andrea Mercusa